La palma di Acai
La palma di Acai è una pianta coltivata principalmente per il suo midollo e i suoi frutti. Il nome deriva dalle lingue tupi, dialetti parlati nell’America latina, e in particolare dalla parola iwaca’i, che significa “frutto piangente”. Esistono otto specie differenti di palma di Acai, tutte diffuse nell’America centrale e meridionale, dal Belize fino al Peru. Il fusto è molto alto e può raggiungere i 25 metri con foglie che possono arrivare a misurare 3 metri di lunghezza.
I frutti di Acai
I frutti di questa palma sono, appunto, le bacche di Acai. Vengono prodotte dalla pianta in pannocchie, ognuna contenente fino a 900 piccole bacche violacee. Sono simili ad acini d’uva ma di dimensione inferiore e con meno polpa. Inoltre il nocciolo è molto più grande (circa il 90% del frutto). Per questo motivo non può essere ingerito in forma naturale ma deve essere lavorato in modo da separare il seme dalla polpa e questo procedimento deve essere svolto in maniera tempestiva, dopo il raccolto, in quanto la maturazione è piuttosto rapida e le bacche marciscono velocemente.
Per centinaia di anni gli indigeni hanno consumato le bacche di Acai, usufruendo delle loro proprietà. A partire dagli anni ’90, il frutto è sbarcato negli Stati Uniti e poi si è diffuso a livello mondiale a causa delle numerose sostanze che contiene e dei benefici che porta alla salute.
Antiossidanti
In genere tutti i frutti di colore rosso o viola sono ricchi di antiossidanti. Questo vale anche per le bacche di Acai, che contengono antocianina, un antiossidante responsabile del loro colore purpureo. Questa sostanza, oltre a ritardare l’invecchiamento, contribuisce alla salute del sistema cardiovascolare.
Le bacche di Acai contengono il doppio degli antiossidanti presenti nei mirtilli e addirittura una quantità dieci volte maggiore rispetto a quelli dell’uva. Il vino, ad esempio, è un’ottima fonte di antocianina ma nelle bacche di Acai ce n’è almeno venti volte di più.
Questi frutti contengono anche vitamina E, un’altra importante sostanza antiossidante.
Fitosteroli
Un altro importante gruppo di sostanze di cui sono ricche le bacche di Acai sono i fitosteroli. Conosciuti anche come steroli vegetali, hanno delle forti similitudini con il colesterolo, sia per quanto riguarda la struttura sia per la funzione che hanno nell’organismo.
Alcuni studi hanno dimostrato come queste molecole siano in grado di ridurre l’assorbimento di colesterolo da parte dell’intestino e come conseguenza di abbassare i suoi livelli nel sangue. Inoltre, altre ricerche hanno verificato come i fitosteroli possano ridurre i sintomi di una prostata ingrossata e di altri problemi delle vie urinarie.
Acidi grassi
Nelle bacche di Acai si possono trovare anche gli acidi grassi omega-6 (acido linoleico) e omega-9 (acido oleico). La quantità di queste sostanze è quasi la stessa di quella contenuta nell’olio d’oliva.
Questi acidi grassi sono molto importanti per la salute del sistema nervoso e permettono una più veloce riparazione del tessuto muscolare dopo l’allenamento. Inoltre, contribuiscono ad abbassare i livelli del colesterolo cattivo LDL e di mantenere stabili quelli del colesterolo buono HDL. Infine, favoriscono l’assorbimento da parte del sistema digerente delle vitamine A, D, E e K.
Fibre
Le bacche di Acai contengono molte fibre nella loro buccia. Le fibre sostengono un buon funzionamento dell’intestino, favorendo il passaggio del cibo attraverso il tubo digerente. Secondo alcuni studi, consentono al cuore di rimanere sano più a lungo e di abbassare i livelli di colesterolo. Oltre a questo, rallentano l’assorbimento dei carboidrati e in questo modo prevengono picchi nei livelli di glucosio nel sangue, che sono spesso seguiti da un crollo dei livelli di energia qualche ora dopo i pasti.